Negli scambi commerciali, ma anche tra privati, può capitare che si fatichi a ottenere le somme di denaro dalla controparte debitrice: per questo motivo è intervenuta una nuova legge recupero crediti che introduce importanti modifiche dal 2025.
In particolare, la normativa già vigente — che ruota attorno all’art. 50 del Testo Unico Bancario (TUB) e all’art. 633 del Codice di procedura civile — viene integrata da nuove disposizioni che incidono su: procedimento d’ingiunzione, esecuzione forzata, soggetti professionali coinvolti nel recupero, rilevanza del contesto stragiudiziale. In precedenza era previsto che:
«Chiunque sia titolare di un diritto di credito avente ad oggetto una somma di denaro liquida ed esigibile, una determinata quantità di cose fungibili ovvero la consegna di una cosa, può chiedere al giudice competente di pronunciare ingiunzione di pagamento o di consegna.»
Vediamo quindi come cambia il quadro con la nuova legge recupero crediti 2025.
Le principali novità della nuova legge recupero crediti 2025
Ecco i punti chiave che la nuova legge recupero crediti introduce:
- Procedimento semplificato senza passaggio obbligatorio dal giudice: con il Disegno di Legge 978 approvato dalla Commissione Giustizia, si prevede che l’avvocato del creditore possa emettere un’intimazione di pagamento che, se non contestata entro 40 giorni dal debitore, acquisti efficacia esecutiva.
- Nuovo albo dei gestori di crediti in sofferenza: con le modifiche del TUB e l’attuazione della Direttiva (UE) 2021/2167 (c.d. Secondary Market Directive) è stato istituito un albo da parte della Banca d’Italia per i soggetti che gestiscono crediti deteriorati/sofferenze.
- Discarico automatico dei crediti infruttuosi: per i crediti affidati all’ente di riscossione che non vengano riscossi entro cinque anni, è prevista l’automatica estinzione del debito, con implicazioni anche sul recupero crediti.
- Maggiore tutela del debitore e trasparenza: ad esempio, obblighi informativi anche in caso di modelli automatizzati di credit-scoring per la classificazione del debitore.
- Impatto sulle procedure esecutive: con la legge di bilancio 2025 è stata modificata la disciplina del contributo unificato per le istanze di pignoramento telematico (art. 492-bis c.p.c.).
Quali sono gli step della nuova legge recupero crediti?
Con la nuova legge recupero crediti 2025, il percorso per il creditore si articola secondo questi passaggi (alcuni già previsti, altri aggiornati):
- Intimazione di pagamento / messa in mora: invio al debitore moroso di una lettera di messa in mora. Anche con la nuova norma, resta un passaggio fondamentale.
- Titolo esecutivo – cambiamento sostanziale:
- Tradizionalmente: se il credito è liquido ed esigibile si chiedeva al giudice un decreto ingiuntivo; altrimenti, avvio causa ordinaria.
- Con la nuova legge: il creditore può avvalersi dell’intimazione dell’avvocato che può trasformarsi in titolo esecutivo senza passaggio giudiziale (se opportunamente non contestata).
- Esecuzione forzata: pignoramento di beni mobili, immobili, conti correnti del debitore. Con il nuovo sistema occorre verificare che il debitore non sia «protetto» da procedure concorsuali o sovraindebitamento che sospendono l’esecuzione.
- Strumenti stragiudiziali e alternative: mediazione e negoziazione assistita restano strumenti utili, con l’ulteriore incentivo dato dal nuovo procedimento più rapido.
- Verifica della solvibilità del debitore e intervento specialistico: prima di procedere, è sempre vitale valutare se il debitore ha beni o conti attivi, al fine di evitare spese inutili.
Perché la nuova legge recupero crediti è importante per il creditore
- Velocizzazione dell’incasso: grazie alla procedura semplificata l’accesso all’esecuzione può essere più rapido.
- Riduzione dei costi: meno passaggi giudiziali possono significare minori oneri legali e tempi più brevi.
- Maggiore certezza del diritto: l’intimazione-titolo esecutivo aumenta la probabilità di successo dell’azione di recupero.
- Migliore gestione del rischio: il nuovo albo dei gestori e le modifiche normative spingono verso operazioni più trasparenti e controllate.
- Attenzione alle condizioni: il debitore in procedura concorsuale o in stato di insolvenza può bloccare le azioni; occorre valutare lo stato reale del debitore.
Cosa cambia in concreto per te
- Se sei creditore: valuta fin da subito se la tua prassi di recupero può essere aggiornata sfruttando l’intimazione-atto dell’avvocato con efficacia esecutiva.
- Se sei debitore: tieni presente che potresti trovarsi davanti a una procedura più rapida e meno passiva: l’opposizione all’intimazione nei 40 giorni appare cruciale.
- Se sei un intermediario/agenzia: devi verificare che tu sia conforme alla nuova normativa sul recupero crediti, all’iscrizione agli albi e alle disposizioni della Banca d’Italia.
- Per entrambi: resta fondamentale valutare preventivamente la solvibilità del debitore, la durata del credito, la presenza di beni pignorabili, e considerare la prescrizione (anche tenendo conto delle nuove riforme).
Verificare la solvibilità del debitore: un passaggio fondamentale secondo la nuova legge recupero crediti
Uno degli aspetti più rilevanti introdotti con la nuova legge recupero crediti 2025 è l’enfasi sulla verifica preventiva della solvibilità del debitore prima di intraprendere qualsiasi azione giudiziale o stragiudiziale. Questa fase, spesso sottovalutata, può fare la differenza tra un recupero efficace e una perdita economica certa. Infatti, il decreto 2025 incoraggia i creditori a utilizzare strumenti di indagine patrimoniale e finanziaria per valutare in modo realistico la capacità del debitore di adempiere al pagamento.
Affidarsi a un’agenzia investigativa specializzata nel recupero crediti, come IntelligenceInside.com, , rappresenta oggi una scelta strategica e conforme alla nuova normativa. Attraverso indagini patrimoniali, rintraccio dei conti correnti, verifica dell’attività lavorativa e analisi dei beni mobili e immobili, è possibile ottenere un quadro completo della situazione economica del debitore. Questo consente al creditore di evitare azioni legali inutili, ridurre i tempi di recupero e concentrare le risorse solo sui casi realmente recuperabili.
I servizi investigativi professionali non solo supportano l’attività giudiziale con dossier utilizzabili in tribunale, ma contribuiscono anche a rispettare le linee guida etiche e di trasparenza previste dalla nuova legge. In un contesto in cui la normativa 2025 punta a rendere il recupero dei crediti più rapido e sicuro, la due diligence investigativa diventa un tassello imprescindibile per tutelare i propri interessi e agire in modo efficace.
Conclusione
La nuova legge recupero crediti (aggiornata al 2025) segna un passo importante verso un sistema di recupero più snello e efficiente. Tuttavia, come sempre, l’efficacia dipende dalla preparazione del credito, dalla tempestività dell’azione e dalla situazione reale del debitore.
Se hai un credito da recuperare, è il momento di aggiornare le strategie operative: sfruttare i nuovi strumenti senza sottovalutare i rischi.
Iscriviti alla Newsletter e rimani aggiornato!
Ricevi subito un codice sconto del 10% da utilizzare per l’acquisto dei nostri servizi online.